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La vera storia sul "Venerdì 13"

Il venerdì 13 è stato oggetto di timori e superstizioni per secoli. Secondo alcune leggende, questo giorno porterebbe sfortuna, e inciampare in un gatto nero sotto una scala sarebbe solo l'inizio. Ma c'è di più: specchi rotti, superstizioni con i numeri, aprire un ombrello in casa, tutto sembra mettersi contro di noi in questo giorno particolare.



  • Ma dove nasce questa storia?

  • Cosa si cela dietro l’origine di questo numero?

  • Si può evitare la sfortuna?

Adesso vi racconto la storia DEFINITIVA che ho trovato essere la più credibile....




La storia narra che molto tempo fa, in un regno lontano, viveva la protagonista di questa storia, il cui nome è Layla; una danzatrice orientale straordinaria, famosa in tutto il regno per le sue performance che nacque proprio di venerdì 13.


Layla, fin da bambina, era stata circondata da strani rituali, come evitare di camminare sotto le scale, di incrociare i gatti neri e rompere gli specchi. Era sempre stata sfortunata in tutto ciò che faceva. Persino le sue pietanze cucinate andavano a fuoco, e i suoi tentativi di trovare l'amore finivano in catastrofi romantiche; ma nonostante questo la sua sfortuna sembrava scomparire quando danzava ed Il suo pubblico era sempre affascinato dalla sua grazia e dalla sua abilità.



Tuttavia, una notte, durante una delle sue esibizioni più importanti, un uomo malvagio, il Visconte Malefico, si innamorò perdutamente di lei.

Layla era solita trovare molliconi dopo le sue performance e dunque non rispose alle sue avancesss... lui, geloso della sua fama e della sua bellezza, decise di maledirla. Il visconte aveva studiato l'antica arte del malocchio e lanciò una maledizione su Layla, affinché tutte le sue future esibizioni portassero sfortuna e disgrazia.



Da quel giorno, ogni volta che Layla si esibiva, qualcosa di terribile accadeva: i tamburi si rompevano, i vestiti si strappavano, e spesso il palco crollava. La Danzatrice fu costretta a ritirarsi dalle esibizioni e la sua reputazione crollò.


Diventò dunque la donna più sfortunata di sempre e così il giorno della sua nascita divenne il giorno più sfigato della storia per tutti.

Per tutti, tranne che per le Danzatrici Orientali, per loro il venerdì 13 è un giorno come un altro; e non perché non siano sfortunate ma perchè non esiste performance in un qualunque giorno dell’anno dove non succeda una catastrofe!



Veli che le strozzano, unghia che si rompono, brani sbagliati che iniziano nel momento sbagliato, strass sotto i piedi, ciglia finte che a metà performance decidono di spostarsi sulla fronte, spille da balia che si aprono sul fianco, spade che cadono sui piedi e soprattutto la SIAE !

Perchè si, Le Danzatrici orientali vivono questo tutti i giorni, ma in compenso hanno imparato a gestire abilmente ogni tipo di ostacolo e stress che la vita le propina, e per loro il venerdì 13 è un giorno in cui ricordano una collega che si è arresa nonostante le sue grandiose abilità ed è un giorno per celebrare e sfidare le superstizioni.


Venerdì 13 per le danzatrici, è semplicemente un altro giorno per dimostrare quanto siano affascinanti e sorprendenti!


Quindi, la prossima volta che il Venerdì 13 bussa alla tua porta, metti da parte le paure, indossa un abito scintillante e celebralo con la danza orientale.


Sarà un modo unico per sconfiggere la sfortuna con stile e grazia!


P.S. Molte danzatrici nel corso della storia sono anche diventate delle gattare!


Ecco amici credo che questa sia la storia delle storie, quella più plausibile di tutte e non solo perchè l’ho scritta io ma perchè è vero che è venerdì 13 e tutti sono spaventati, ma non è che tutti gli altri giorni sono tutto sto “happy! Sha la la la!” e tanto vale danzare, fortificarsi ed essere pronti al peggio per poter vivere il meglio di ogni esperienza.

.... e poi potete smentirmi sul fatto che ricevete un sacco di applausi quando sul palco si slaccia il reggiseno?!?!?!



Sempre con ironia Buon Venerdì 13!



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